Meo Ponte
I codici intercettati spediti via mail per spese all´estero
Contestata l´associazione a delinquere
Il bottino supera i 14 milioni di euro, 3mila le card contraffatte
«Un gruppo con struttura piramidale - scrive il gip Dante Cibinel nella sua ordinanza di custodia cautelare - il cui vertice è ubicato in Romania, dedito in particolare all´installazione di apparecchiature atte a intercettare comunicazioni intercorrenti tra sistemi informatici, in particolare circuiti interbancari e alla realizzazione di cloni di carte di credito...». Il giudice poi entra nei dettagli: «La clonazione poteva avvenire in due modi: mediante contraffazione totale (ovvero oltre che nella banda magnetica anche nel supporto plastico) di una esistente carta di credito di cui il sodalizio era in possesso e mediante il cosidetto "skimming", cioè l´uso di una specifica apparecchiatura tecnica denominata skimmer che, posizionata all´interno delle apparecchiature POS degli esercizi commerciali o degli sportelli Atm, all´atto del pagamento da parte del cliente "catturava" e memorizzava il contenuto del supporto magnetico della carta di credito utilizzata e il successivo riversamento dei dati così memorizzati su una carta di credito di illecita provenienza...». Le intercettazioni telefoniche hanno permesso agli investigatori di scoprire che i codici intercettati venivano spediti via sms, per chat o via e-mail. Quelli presi in Italia erano utilizzati in paesi esteri e viceversa quelli clonati in Europa o in America erano poi usati nel nostro paese. Ed è lo stesso gip a delineare il profilo dell´organizzazione scrivendo: «Si riusciva a ricostruire la struttura del gruppo criminale composto nella sua compagine organizzativa dai seguenti cittadini romeni: Chimoiu Gheroghe e Salop Eugen, capi organizzatori del sodalizio, Lucas Claudiu e Ilie Catalin, partecipi al sodalizio in qualità di esperti informatici, Subtirelu Marian Valentin e Costantin Traian, addetti al reperimento in Italia e all´estero di codici cloni, incaricati anche del riversamento dei dati su badge da consegnare agli altri associati, Murgui Giani, Petcu Haralambe, Nita Florin Catalin e Popescu George Andrei, incaricati di effettuare prelievi o acquisti adoperando le carte clonate di volta in volta fornite dagli altri associati i cui ricavati venivano consegnati ai capi organizzatori, ottenendo in cambio un corrispettivo in denaro...». E degli italiani Cibinel dice: « Metastasio Giorgioe e Gallo Cassarino Alessandro, addetti essenzialmente al reperimento in Italia di codici cloni e al loro riversamento su supporti magnetici e anche al reperimento di esercenti di esercizi commerciali compiacenti al fine di installare le apparecchiature per la cattura dei codici nei suddetti esercizi dietro un corrispettivo....».
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