mercoledì 13 giugno 2007

Al fresco i raccoglitori di angurie

Quest’estate, niente angurie in frigo: al fresco finiscono gli addetti alla raccolta. Cinque i fermati, due dei quali arrestati nella mattinata di ieri dagli agenti del commissariato di Nardò. Si tratta di immigrati sprovvisti di permesso di soggiorno che, in un paio di casi, in barba a precedenti decreti di espulsione dall’Italia emanati rispettivamente da prefetti e questori di Taranto e Foggia, sono stati trovati nei pressi dello stadio di Nardò, dopo alcune segnalazioni giunte da parte di cittadini. La loro presenza in città è da addebitarsi, con ogni probabilità, alla raccolta di angurie, che di solito si effettua in questo periodo e per la quale, notoriamente, viene impiegata manodopera sottopagata, proveniente nella maggior parte dei casi dai paesi nordafricani.

I cinque stranieri, quattro tunisini ed un marocchino, sono stati condotti per alcuni controlli in commissariato, eseguiti insieme a personale dell’ufficio immigrazione della questura, anche con l’ausilio del sistema digitale di rilevazione delle impronte “Afis” e che hanno permesso di rivelare la reale identità dei fermati. I guai più seri per due di loro: Ben Mefth Haibibe, alias Benemefth Karim (tunisino, 25 anni) e Ben Belgamen Hosni Chaaben, alias Hosni Chaabane Ben Belgamen (34 enni, anch’egli tunisino): il primo aveva ricevuto provvedimento d’espulsione a Taranto, il secondo a Foggia. Ed essendo inottemperanti, per loro sono scattate le manette: sono stati condotti presso la casa circondariale di Lecce a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Denunce sono invece scattate per M.B.A.B., 45enne e F.A., 35enne: anche loro tunisini, in passato avevano ricevuto decreto d’espulsione del questore disatteso e per questo all’epoca arrestati; in base alla recenti valutazioni della Corte di cassazione, ora sono stati deferiti per aver commesso lo stesso reato. Il quinto fermato, un marocchino, ha ricevuto decreto d’espulsione dall’Italia, in quanto privo di documenti. Ma ora bisognerà vedere se sarà rispettato o se entrerà anch’egli in quella che si può definire una catena infinita di arresti e denunce, in un intricato meccanismo che obbliga le forze dell’ordine a ripetere più volte questo tipo di verifiche. Nei prossimi giorni, dunque, ulteriori controlli saranno effettuati proprio per prevenire la presenza di cittadini irregolari che possano essere avviati alle attività più disparate.

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