giovedì 14 giugno 2007

La famiglia delle truffe

13 giugno 2007
La famiglia delle truffe

Una donna e suo figlio, Loredana e Antonio Cena (residenti a Davagna, sulle alture di Genova), sono stati arrestati ieri a Milano, pochi minuti prima che riuscissero a truffare un’anziana signora.

La donna, 41 anni, s’era introdotta nella casa della vittima (86 anni), presentandosi come medico della Asl e dichiarando di essere incaricata di compiere una fantomatica disinfestazione; nel frattempo, il figlio (23 anni) l’aspettava in strada.

La Polizia ha eseguito l’arresto mentre la Cena era ancora nell’appartamento e i due sono stati arrestati, soprattutto perché trovati in possesso di un falso tesserino dei Carabinieri.

I Cena, nomadi di etnia Sinti (originari dell’Europa orientale), sono tristemente famosi fra le forze dell’ordine: nel 2002, la Polizia individuò a Milano una banda composta da membri del clan Cena e di altri complici, cui venivano attribuite una quarantina di truffe.

Nel luglio dello stesso anno, in un’altra operazione, questa volta a Genova, erano stati arrestati Speranza Cena, 66 anni, capofamiglia, e la figlia Lucia (37), mentre due ordinanze di custodia cautelare erano state emesse per altri due figli: Anna (31) e Giovanni (35) e un nipote, Vittorio (22); all’epoca, gli investigatori sequestrarono 15 kg di gioielli e conti correnti con milioni di euro.

Più di recente, nel 2005, in un campo nomadi di Roma sono stati arrestati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa anche Vittorio Cena (45 anni) ed Enrico e Paola Cena (43 e 22 anni).

L’esponente di spicco della famiglia è Irma Cena, 35 anni, di Nichelino (Torino), vera e propria trasformista capace di cambiare i suoi connotati più volte al giorno e di mettere a segno truffe e raggiri a ripetizione in una sola giornata; la Polizia ha spiegato che tutti i membri del clan hanno lo stesso cognome perché i figli, nella tradizione Sinti, acquisiscono il nome della madre.

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