giovedì 14 giugno 2007

Presi i predoni dei tir cinesi

Capi italiani e marocchini
Pagoda - Questo il nome dell'operazione con la quale la polizia stradale ha sgominato una banda di italiani, marocchini e nomadi che rapinava tir carichi di capi di abbigliamento cinese. Venti arresti e sei denunce.

Tredici colpi nell'arco di pochi mesi tra Tiburtina e Casilina. Comune denominatore gli obiettivi: tir provenienti o diretti verso l'est europeo carichi di jeans, magliette, pigiami di fabbricazione cinese. Arrestate 20 persone, denunciate altre sei, recuperati 800mila pezzi rapinati. La merce rubata veniva rivenduta a grossisti di Roma, Salerno e ad ambulanti. Gli agendi della squadra di polizia giudiziaria del compartimento del Lazio della polizia stradale hanno stretto le manette ai componenti il gruppo a cui è stata contestata l'associazione a delinquere a scopo di sequestro di persona, rapina e ricettazione. Secondo gli investigatori al vertice del gruppo c'erano quattro pregiudicati, vicini di casa tra loro: padre e figlio italiani e due marocchini. La manovalanza invece era costituita da nomadi rom del campo atttrezzato di via di Salone e dell'insediamento abusivo di Ponte Mammolo. I rapinatori adocchiavano i tir diretti ai magazzini cinesi che si trovano nei pressi del raccordo vicino Tiburtina, Prenestina e Casilina. Una volta accertato che erano carichi, sequestravano l'autista e lo picchiavano. Altri malviventi prendevano il camion e stoccavano la merce in tre capannoni scoperti dalla polstrada a Tivoli, prenestino e al casilino. Poi abbandonavano i tir, mentre i complici rilasciavano i camionisti. In due casi, durante la fuga, i rapinatori hanno anche procurato incidenti.

Nessun commento: