martedì 12 giugno 2007

Sequestravano immigrati clandestini per 500 euro: 13 arresti

L'odissea dell'immmigrazione clandestina non ha limiti. Questo sembra mettere il luce l'operazione "Kafila 2", coordinata dal sostituto procuratore di Catanzaro, Luigi de Magistris. L'operazione ha portato al fermo di tredici persone accusate di associazione a delinquere, sequestro di persona e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

L'operazione ha sgominato una banda di stranieri che organizzavano sequestri di immigrati provenienti in particolare dalla difficile regione del Darfur. L'organizzazione aiutava i clandestini arrivati sulle coste siciliane e trasferiti nei centri di prima accoglienza a fuggire. Dopo la fuga però il sequestro. I clandestini venivano infatti sequestrati e ai familiari veniva chiesto un riscatto dai 300 ai 500 euro, per la liberazione degli ostaggi. A pagamento avvenuto la banda provvedeva a fornire un biglietto ferroviario ai clandestini per raggiungere città come Roma, Milano ma anche per sconfinare in Francia.

Tra i fermati, un marocchino, due eritrei e un gruppo di sudanesi. L'operazione si è articolata fra Milano, Roma, Palermo, Catanzaro e Crotone. Il centro dell'organizzazione criminale era nel crotonese dove, nel Centro di prima accoglienza Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, avvenivano i sequestri. Altro importante polo della banda era Milano dove gli inquirenti hanno trovato in un appartamento una stamperia per la fabbricazione di certificati e documenti di identificazione falsi.

Nessun commento: