giovedì 7 giugno 2007

Minorenni costrette a prostituirsi

martedì, 05 giugno 2007 17:14

Milano, 5 giu. (Adnkronos) - Ha trovato il coraggio di denunciare i suoi aguzzini una diciassettenne romena che ha permesso di sgominare una banda di albanesi e di suoi connazionali dediti allo sfruttamento della prostituzione. Una denuncia che ha portato in carcere complessivamente 11 persone con diverse basi logistiche in appartamenti di Milano e provincia. Le vittime, circa venti di cui quattro minorenni, erano costrette a prostituirsi lungo le statali che collegano il capoluogo lombardo a Bergamo e Como. L'operazione degli agenti della seconda sezione della Squadra Mobile di Milano, iniziata nel gennaio scorso, ha permesso di disarticolare l'organizzazione criminale. A finire in manette sono stati, nei giorni scorsi, sette albanesi di cui due ai vertici della banda: Altin Nikolla detto Tuf e Eduart Doci, rispettivamente di 31 e 29 anni.

Sono stati arrestati anche quattro romeni con il compito di reclutare le giovani prostitute prevalentemente romene e moldave. In manette anche un'ex vittima della banda, Alina Ramona Tepes di 24 anni, che si occupava di controllare le giovani prostitute e impedirne la fuga. Un'organizzazione criminale definita dagli investigatori "particolarmente aggressiva e mobile sul territorio". Diversi gli appartamenti a disposizione dell'organizzazione, una dozzina le auto, anche di grossa cilindrata, utilizzate per spostarsi, circa 65 i cellulari e 150 le sim telefoniche nelle mani della banda.

Militare il controllo del territorio per evitare che le bande rivali si impadronissero dele proprie vittime costrette a pagare ai loro aguzzini anche il costo del marciapiede su cui esercitavano la prostituzione, oltre che piu' della meta' degli incassi. Per gli arrestati l'accusa e' di associazione a delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina per lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione aggravato, perche' commesso in danno di minore e di piu' persone.

Nessun commento: