giovedì 7 giugno 2007

Polizia seda una rissa e ferma degli zingari

Attualità - Ivrea - 01/06/2007
Tra ieri e oggi la Polizia seda una rissa e ferma degli zingari
A cura di r.p.
Ultim’ora 15.15 E’ scoppiata all’improvviso e violentissima la rissa che, ieri sera, ha coinvolto alcuni avventori del Caffè Arduino in pieno centro a Ivrea.

Iniziata all’interno del locale, per motivi ancora in corso d’accertamento da parte delle Forze dell’Ordine, la rissa si è poi trasferita all’esterno del locale dinanzi ai passanti dell’ora di cena.

Numerose le telefonate giunte al centralino del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ivrea e Banchette, diretto dalla dottoressa Paola Capozzi, verso le 20.30, per segnalare la scazzottata in via Palestro.
All’arrivo delle Volanti, la situazione apparsa agli agenti è risultata subito un po’ più complessa di una “banale” scazzottata: contemplando anche il probabile uso di armi improprie, tanto che sono dovuti giungere in supporto anche equipaggi della Compagnia Carabinieri.

Riportato l’ordine, gli agenti hanno tratto in arresto tre pregiudicati: A. L. (1966), G. G. (1950) e A. G. (1970) questi ultimi padre e figlio, con l’accusa di rissa aggravata dall’uso di oggetti contundenti. Gli agenti hanno infatti rinvenuto una chiave inglese di 40 centimetri (nascosta in una fioriera), un tubo di ferro di 90 centimetri e un machete con una lama di 37 centimetri, verosimilmente impiegati nella rissa.

Mentre gli arrestati, pur sanguinanti, non hanno voluto far ricorso alle cure dei sanitari, a dover andare in Ospedale è stato purtroppo il titolare del bar, pur totalmente estraneo ai fatti, colpito violentemente al volto nel vano tentativo di fermare sul nascere la rissa: dieci giorni la prognosi. Per puro caso la rissa non ha avuto un esito drammatico, dal momento che uno degli arrestati è stato colpito all’orecchio da un colpo di machete, per pura fortuna solo con la lama di piatto e non di taglio.

Stamattina all’alba, invece, la polizia del Commissariato di Ivrea e Banchette ha fermato una decina di cittadini rumeni.

Difficile che i residenti in Ivrea non avessero notato il gruppetto di zingari che da alcuni giorni faceva accattonaggio alle auto partendo da via Jervis: uomini, donne, perfino bambini.

Insospettiti da questa estemporanea presenza gli agenti del Commissariato di Ivrea e Banchette hanno iniziato un’attività d’indagine e pedinamento che ha dato presto i frutti sperati.

Frutti raccolti questa mattina all’alba quando gli agenti sono intervenuti in forze in uno stabile abbandonato di via Jervis (area ex Olivetti), trasformato dai nomadi in abitazione.

Nessun commento: