giovedì 7 giugno 2007

Traffico di droga e furti, arrestate 32 persone

Lunedì 4 Giugno 2007 ore 15:25

Granda: traffico di droga e furti, arrestate 32 persone

32 arresti, di cui 22 in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere e 10 in flagranza di reato, oltre 3 chilogrammi di cocaina sequestrata, oltre a minori quantitativi di metadone e farmaci, 2 pistole ricettate e di provenienza clandestina con relativo munizionamento e numerose persone segnalate alle autorità prefettizie in quanto assuntrici di droga. Questi i numeri dell'imponente operazione 'Strike' - condotta dal Reparto Operativo del Comando Carabinieri di Cuneo e coordinata dalla Procura della Repubblica di Saluzzo nella persona del Dott. Maurizio Ascione - che, dopo 9 mesi di indagini, ha permesso di sgominare una vasta rete di trafficanti e spacciatori di cocaina, per lo più albanesi ma anche italiani, operanti nel Cuneese, alcuni dei quali ritenuti responsabili anche dell’organizzazione e della partecipazione all’importazione della sostanza stupefacente dal Belgio, sulla rotta Bruxelles – Moretta.

Questi i fatti: nella serata dell'11 agosto scorso, presso l'area fieristica Miac di Cuneo, due gruppi di italiani e albanesi si scontrano, forse per un regolamento di conti; in tale frangente perde la vita tra l’altro Rocco Rizzaro, guardia giurata intervenuta probabilmente per sedare la rissa, investito dall'auto di uno dei malviventi. La violenta lite fa subito pensare a dissidi collegati alla compravendita di sostanze stupefacenti: da qui partono le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Cuneo che, sin da subito, permettono di verificare l’ipotesi formulata e di individuare due diversi sodalizi di soggetti albanesi dediti rispettivamente al traffico/detenzione/cessione di cocaina e ai furti notturni. Nel frattempo è emersa una convergenza con un'altra indagine condotta - sempre in materia di droga - dalla Compagnia Carabinieri di Saluzzo, diretta dalla cittadina Procura della Repubblica, riguardante altri cittadini albanesi collegati a quelli già individuati; la competenza della vicenda investigativa in merito alle sostanze stupefacenti è stata così affidata alla Procura della Repubblica di Saluzzo, mentre quella relativa ai reati contro il patrimonio alla consorella cuneese.

A partire dall'agosto del 2006, partono quindi numerosi interventi in provincia, con arresti e recuperi di cocaina connessi al monitoraggio delle zone in cui i malviventi operavano, ovvero Busca, Dronero, Cuneo, Saluzzo, Savigliano e Moretta. Proprio qui avviene il fermo più copsicuo, con l'arresto, il 22 gennaio, di 4 persone, trovate in possesso di oltre 3 chili di 'polvere bianca' pronta per essere immessa sul mercato locale, oltre che di due pistole. Moretta rappresenta in tale operazione un punto di snodo importante: qui ha sede l'abitazione in cui giunge la droga dopo i carichi mensili effettuati a Bruxelles, nel Belgio, dove ha domicilio uno degli albanesi indagati, periodicamente visitato dai 'colleghi' residenti in Italia, i quali ogni 30 giorni imbottiscono le proprie auto di 3-4 chili di cocaina destinata alla Granda. Una volta in terra nazionale la droga era destinata al mercato locale, gestito da altri cittadini albanesi e da alcuni italiani, che rivendevano la sostanza effettuando un ricarco che poteva arrivare anche al 50-70% del costo di partenza, con prezzi che variavano dai 30 ai 50 euro a grammo. Viene così comprovato il traffico internazionale di cocaina tra Belgio ed Italia e la responsabilità di alcuni degli indagati anche in riferimento ad altre fattispecie delittuose, quali favoreggiamento/sfruttamento della prostituzione su strada di ragazze extracomunitarie, detenzione abusiva di armi da fuoco, anche clandestine, immigrazione clandestina e ricettazione.

Allo stesso tempo è proseguita anche la parallela attività investigativa condotta sul conto degli altri cittadini albanesi ritenuti responsabili di una lunga serie di furti notturni in varie regioni del centro – nord Italia che, come noto, il 23 maggio, ha condotto all’arresto di 4 persone (tutti di nazionalità albanese) in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Cuneo e al deferimento in stato di libertà di altri 5 connazionali e rumeni (Operazione 'Game Over'). Da ultimo anche il G.I.P. presso il Tribunale di Saluzzo ha adotttato un analogo provvedimento restrittivo a carico dei soggetti coinvolti nel procedimento di competenza, riguardante principalmente, ma non solo, le sostanze stupefacenti; quindi è stato effettuato l'arresto in esecuzione di o.c.c. nei confronti di complessive 18 persone (14 albanesi, 3 italiani e 1 ungherese) residenti o dimoranti nelle province di Cuneo, Asti, Torino, Monza, Imperia, Firenze e Belgio e l'ulteriore arresto in flagranza di reato di 10 persone (8 albanesi, 1 ungherese e 1 italiano).

"L'attività investigativa portata a termine ha permesso di disarticolare quella che sino a pochi giorni fa poteva essere ritenuta la principale rete di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti operante in questa provincia - spiega il Comandante Mario Simeoni -. Riteniamo che quello individuato fosse uno dei gruppi più attivi e pericolosi della zona, sia per il vasto 'giro d'affari', sia per la disponibilità di armi da parte di membri della banda che per l'uso della violenza, culminato nella morte di Rizzari ma dimostrato in più occasioni. Particolare importanza riveste l'aver sgominato l'intero gruppo: ormai non basta più arrestare il singolo spacciatore, per arginare i fenomeni delittuosi è necessario individuare i gruppi e scardinare le intere organizzazioni che, sempre di più, sono formate da gruppi di stranieri".

Elena Martini

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